Presentazione
La visita che vi propongo è un mix tra cultura etnografica, trekking e relax.
Noi abbiamo organizzato una gita in famiglia in occasione delle giornate del Fai di Primavera e per questo il sentiero era presidiato dagli abitanti del posto che facevano da ciceroni, diversamente affidatevi alla cartellonistica in loco o contattate il Comune per organizzare un tour guidato se siete un gruppetto di viaggiatori.
Esistono diverse possibilità di vistare il comune di Castello dell’Acqua e le Alpi Orobie:
- per gli amanti delle passeggiate c’è un sentiero escursionistico ad anello della durata di 4 ore circa,
- per chi viaggia con bambini o semplicemente desidera dedicarsi ad una gita più soft c’è il tour che vi propongo.
Raggiungete Castello dell’Acqua in 20 minuti di auto da Tirano in direzione di Sondrio. Proseguite con la macchina fino al parcheggio sterrato nei pressi di Via delle pile.. Da qui salite a piedi costeggiando delle belle abitazioni che vi conducono nelle selve e nei boschi di castagni fino a condurvi alla Cà d’Albert, nel cuore della Val Malgina.
Qui potete vedere da vicino la Pila, ossia una struttura che usava la forza dell’acqua che metteva in moto la ruota e quindi il macchinario che batteva le castagne.
Poco sotto è visibile il mulino adibito alla macina del grano saraceno, famoso per essere l’ingrediente madre dei pizzoccheri valtellinesi.
Dalla Pila si raggiunge facilmente uno spiazzo dove poter anche fare il pic nic.
Noi a questo punto abbiamo proseguito la camminata tornando sui nostri passi e dirigendoci verso il centro abitato di Castello dell’acqua. Sempre in mezzo al bosco, in circa 40 minuti, ricongiungendoci in parte alla strada comunale, siamo arrivati all’agriturismo Fattoria al Dos .
Se volete però ridurre i tempi, tornate a ritroso all’auto e in macchina raggiungere la fattoria in pochi minuti.
Qui c’è la possibilità di acquistare i loro prodotti caseari.
I formaggi sono tutti certificati Biologici, realizzati con latte crudo che mantiene tutte le caratteristiche organolettiche e di gusto, tanto per i palati amanti di formaggi freschi, tanto per gli appassionati di formaggi stagionati.
Nei weekend i proprietari aprono le porte della propria azienda per la visita alla stalla delle capre nel momento della mungitura, una vera delizia per i più piccoli!
Per concludere il giro si ritorna all’auto e si scende verso valle per raggiungere la Fucina Cavallari , dove si producevano attrezzi in ferro da impiegare in agricoltura e nella quotidianità.
Cose da sapere
Durata: la nostra visita è durata un pomeriggio, dalle 14 alle 18 con ampie soste qua e là per goderci il paesaggio, per fare acquisti all’agriturismo e vedere la mungitura delle capre. Se vi spostate da un punto all’altro in auto riducete di molto i tempi, nel caso ne abbiate la necessità.
Attrezzatura: scarpe comode, bottiglia d’acqua, merenda o pic nic, ombrello o impermeabile.
Luogo: Castello dell’Acqua – visita itinerante
Contatti:
se gradite fare richiesta di una visita guidata alla Pila e al Mulino contattate il Comune di castello dell’Acqua.
Per prenotare la visita alla Fattoria al Dos invece chiamate.Le visite sono previste il sabato e la domenica.
Accessibilità:
con la macchina si arriva comodamente in tutti i luoghi indicati, dalla Fucina, alla Fattoria al Dos all’imbocco del sentiero per risalire la Val Malgina verso la Pila e il Mulino. Il sentiero non è adatto a passeggini o carrozzine, se avete bimbi piccoli prediligete lo zaino.
I consigli di Happy
Ciao bambini, benvenuti mamme e papà!
Se anche voi siete affascinati dai mulini, dal rumore dell’acqua che scorre a valle, dalla sua potenza, dalla ruota che gira, dal suono della macina, dal movimento dei setacci…potete pensare di fare un bis: un bel tour tra i mulini ad acqua!
Sì, perché se dalle Alpi Orobie vi spostate nelle Alpi Retiche del territorio comunale di Teglio, un’altra visita, guidata questa volta, vi attende al Mulino Menaglio.
La struttura in esterno è sempre visitabile, ma per un tour guidato dovete prenotarvi.
Ad accogliervi trovate due aree espositive adibite a museo e ad antico mulino per la macinatura dei cereali alpini come il grano saraceno e la segale.
Scrivetemi se volete approfondire francesca@bbcamerlo.it
